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Scopri come puoi trasformarti in una vera leader con il nostro metodo
Se desideri avere ancora più successo, fare carriera, migliorare ancora di più la qualità della tua vita senza farti tutte quelle pippe mentali (che noi donne spesso ci facciamo) o vuoi semplicemente ritrovarti perché probabilmente stai attraversando un periodo in cui qualcosa potrebbe andare meglio noi possiamo dirti esattamente come fare.

E se leggi questa lettera fino alla fine scoprirai il nostro metodo e come puoi applicarlo immediatamente all'interno della tua vita professionale e privata per migliorare fin da subito.

Sono Daniela Bonetti, direttore Nazionale della scuola di crescita personale più seguita d'Italia, la Roberto Re leadership School, e insieme a Francesca Romano, in queste poche righe vogliamo parlarti di come ogni donna può e deve liberarsi della paura di essere se stessa, di ammettere i propri limiti e di decidere di credere di avere un potenziale da esprimere.

Voglio dire...

Quante volte ti sei ritrovata in situazioni in cui non sei riuscita ad esprimere il tuo vero potenziale, che sai di avere ma che ancora è segregato dentro di te?
Qualunque difficoltà tu stia vivendo, puoi farcela
Lascia che ti faccia una domanda...

Oggi ogni donna è sottoposta a molte più pressioni di un tempo, oggi noi donne lavoriamo, facciamo carriera, ci occupiamo della casa e della famiglia.

Ma...

E' proprio vero che una donna per essere leader deve snaturare la propria femminilità?

Vedi, per essere un vero leader, un donna, non ha necessità di snaturarsi e di apparire quello che non è, anche se metaforicamente si, la leadership è stata prevalentemente attribuita agli uomini nel corso degli anni. 

E noi donne per sentirci leader abbiamo fatto qualche equivalenza complessa (hai mai sentito dire "donna con le palle"?), e spesso, se vogliamo emergere dobbiamo essere come gli uomini, snaturando molta della nostra femminilità, che invece ad oggi è proprio quella che fa la differenza. 
Perché le donne a volte rinunciano ai propri obiettivi?
Rinunciano al raggiungimento dei loro desideri e obiettivi perché sono stanche di lottare, di fare sacrifici e di perseverare.

Abbandonano i loro sogni e le loro idee quando il gioco si fa duro, quando le sfide aumentano. 

All’inizio di ogni avventura è facile, quando decidi di andare verso una direzione e fai il primo passo. Inizi quella che potremmo definire una passeggiata, peccato però che le cose non vanno quasi mai come vorremmo, ci riservano sempre delle belle sorprese che piacevolmente o no dobbiamo affrontare.
Spesso abbiamo paura di non riuscire a realizzare i loro sogni così fanno prima a rinunciarci
Il dolore è minore, le scuse e gli alibi si trovano sempre, può sembrare una buona idea apparentemente, perché quando la mente ci fornisce il peggiore degli scenari, preferiamo rinunciare prima, piuttosto che fallire durante e provare il dolore di non esserci riusciti.

La soluzione è imparare ad accedere al nostro potenziale per avere la leadership che ci serve e affrontare gli ostacoli. Il punto è saper trovare un equilibrio per ogni ambito della nostra vita.
Come riuscire a conciliare tutto? 
Rinunciano al raggiungimento dei loro desideri e obiettivi perché sono stanche di lottare, di fare sacrifici e di perseverare.

Abbandonano i loro sogni e le loro idee quando il gioco si fa duro, quando le sfide aumentano. 

All’inizio di ogni avventura è facile, quando decidi di andare verso una direzione e fai il primo passo. Inizi quella che potremmo definire una passeggiata, peccato però che le cose non vanno quasi mai come vorremmo, ci riservano sempre delle belle sorprese che piacevolmente o no dobbiamo affrontare.
Hai bisogno di mettere in campo delle caratteristiche importanti.

Voglio dire, in questi anni abbiamo lavorato con moltissime donne, molto impegnate. Quello che abbiamo scoperto (a dire il vero ne abbiamo avuto conferma) è che abbiamo veramente tante passioni, abbiamo voglia di fare tante cose, spesso, abbiamo una famiglia e riuscire a fare tutto, non è per niente facile.

A volte diventa veramente complicato e se non sviluppi alcune competenze di leadership. E non intendo quella leadership che probabilmente conosci, ovvero, quello stile di leadership che antepone la forza alla dolcezza, la determinazione alla flessibilità, la logica dei numeri alle ragioni dei sentimenti.

E sai cosa? 

Nessuno può negare che dobbiamo a questa leadership tutta al maschile alcuni tra i più grandi traguardi dell’umanità, ma è anche vero che le più orribili tragedie della storia si sarebbero potute evitare o ridimensionare se solo con la leadership di lui si fosse fusa armoniosamente la leadership di lei.

Non solo...

Avremmo avuto un mondo popolato da persone più felici e quindi meno disposte a
rovinarsi la vita a vicenda. Persone in cui luidership e leidership potevano convivere in armonia, per usare due simpatici neologismi. Invece il modello di leadership plasmato solo dal lato maschile è rimasto sordo al lato femminile, che avrebbe potuto temperarne gli eccessi.

Insomma, se finora il mondo è stato in gran parte plasmato dalla leadership al maschile, è pressoché certo che raggiungerà il prossimo stadio evolutivo solo quando la forza generativa della leidership avrà lo spazio che merita.
Non baste essere donne?
La leadership che va oltre l’identità di genere è quella che coniuga le caratteristiche prettamente maschili con le doti tipicamente femminili. 

È quindi di fondamentale importanza che le donne riconoscano pienamente il proprio ruolo di leader.

Per quanto siano potenzialmente le più predisposte a esprimere le risorse tipiche della leadership al femminile, non tutte le donne sono necessariamente in grado di padroneggiarle.

Ma come, noi donne non dovremmo essere dotate per natura di tutte queste risorse interiori? Non dovremmo esserne le depositarie naturali?

La risposta è un grande e inequivocabile no.
Lascia che ti racconti una storia...
I genitori di Francesca volevano un figlio maschio, ma alla fine arrivò lei. Fin da piccola si rivelò il tipico «peperino» dalla risposta pronta, indisciplinata e disposta a tutto pur di averla vinta. Minuta, scura di capelli e carnagione, si comportava «da maschiaccio».

Il padre, un poliziotto dotato di un ferreo codice morale, le insegnò quanto fosse importante non arrendersi mai, tenere duro e farsi rispettare. 

Francesca apprese la lezione perfettamente. Imparò a combattere per quello che voleva, incurante di sentimenti e vulnerabilità, perfino della propria. A 14 anni non aveva mai indossato una gonna, se non obbligata dalla madre, solo pantaloni, e teneva testa a tutti coloro che osavano trattarla con indulgenza. non voleva essere considerata una femminuccia.

La femminilità aveva un vantaggio, però. Essere una bella ragazza si rivelò uno strumento di potere. Si accorse presto che i maschi in sua presenza perdevano parte della loro boria, si lasciavano portare per mano. 

La dura, nella coppia, era lei. Una che, entrata nell’ufficio di un broker, imparava il mestiere e in pochi mesi segnava il record aziendale di provvigioni.  Lavorava notte e giorno e guadagnava più di loro. Come sempre, otteneva quello che voleva. 

Era una che non si arrendeva mai, una guerriera. i rapporti con i suoi colleghi erano freddi. Francesca li teneva a una certa distanza, soprattutto quelli che considerava «perdenti».

Eppure, per quanto possa suonare strano, il desiderio più grande di questa giovane donna dal pugno
di ferro era avere una famiglia, dei figli e crescerli donando tutto l’amore di cui sentiva capace. 

Francesca non si era mai arresa, aveva tenuto duro, si era fatta rispettare. 

Suo padre era fiero di lei. Una volta lo dichiarò davanti a tutti i parenti. Era una cena di Natale: 

«Volevo tanto un maschio e invece ho una figlia con le palle».
Francesca era una leader?
Prova a rispondere. Rileggi attentamente la sua storia...

Sì, Francesca era una guerriera. ma era una leader? 

La risposta è no. Tanto meno Francesca era una leader al femminile. Le ragioni per cui rispondiamo con tanta certezza sono almeno tre.

1. Francesca aveva molte regole su ciò che era giusto e ciò che era sbagliato, su come le persone, per esempio i fidanzati e i colleghi, si dovessero comportare in una miriade di circostanze e su come invece non dovessero assolutamente agire. Queste tante, tantissime regole, di cui oltretutto era solo in parte consapevole, erano così rigide che nessuna deroga era ammessa. era la tipica persona troppe-regole-troppo-rigide. 

2. Francesca aveva la tendenza a giudicare gli altri, cosa che le impediva di entrare in sintonia con ciò che provavano. Era scarsamente empatica. 

3. Infine aveva completamente represso le proprie fragilità. non sapeva che essere vulnerabili è un requisito della leadership anziché la sua antitesi.

Francesca aveva adottato il codice del padre, un uomo che non accettava compromessi, tutto d'un pezzo. ma essere tutto d'un pezzo può ridurci a pezzi. 

Dunque, basta essere una donna, magari tosta, per diventare una leader al femminile? 

La risposta? No. Anzi, non è raro che le donne diventino perfetti esempi di leader eccessivamente al maschile, trasformandosi in guerriere. 

Oggi sappiamo che le differenze comportamentali fra donne e uomini sono sia di natura culturale sia di origine biologica. 

Uomini e donne non sono affatto uguali.
Ma allora come si fa a diventare una vera leader?
Ci sono i due pilastri che abbiamo individuato. Possiamo considerarle delle super-risorse, perché nel momento in cui accediamo a esse otteniamo un’ampia serie di benefici di cui si giova, in un colpo solo, ogni altro nostro punto di forza, crescendo e potenziandosi. 

Possiamo considerarli i due pilastri della leadership al femminile: l’empatia e la vulnerabilità.

Eccoli...

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Il primo pilastro: l’empatia
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Prendi una penna e un foglio e annota più rapidamente che puoi le tue venti più grandi virtù, possibilmente senza mai staccare la punta dal foglio e senza fermarti a pensarci su troppo. In fin dei conti perché dovresti? 

È di te che stiamo parlando, quindi della persona che conosci meglio in assoluto, giusto? Ok, procedi con l’esercizio prima di continuare a leggere. Fatto? Brava (sperando che tu non abbia barato).

Adesso volta il foglio o prendine un altro e scrivi con la massima rapidità e senza alzare la penna i tuoi venti principali difetti. 

Scritti? Perfetto! Com’è andata? È stato facile o hai faticato più del previsto? Hai trovato più semplice elencare i tuoi punti di forza o i punti deboli? 

In base alla nostra esperienza, e non solo nostra, ci sono ampie possibilità che ti sia stato più arduo trovare i tuoi pregi che i tuoi limiti. È anche possibile che tu abbia smesso di scrivere prima di elencare venti punti di forza, perché non te ne veniva in mente più nessuno, e questo nonostante tu ne abbia sicuramente molti di più! 

Questo che cosa ci rivela? 

Che molto spesso siamo noi le prime a essere severe con noi stesse, al punto che nemmeno ricordiamo tutte le straordinarie prerogative che fanno di noi donne uniche e irripetibili. Per essere leader al femminile dobbiamo imparare a liberare la nostra empatia, ma non ci riusciremo mai del tutto se non cominceremo dalla compassione e dalla comprensione che dobbiamo a noi stesse.

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Il secondo pilastro: la vulnerabilità
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Quando la donna dimostra al di là di ogni dubbio di essere una leader, i termini con cui la si descrive mettono in evidenza caratteristiche tutt’altro che femminili. Le Amazzoni senza seno, le donne con attributi maschili e le signore invulnerabili come il ferro. Invulnerabili?

Che le donne possano essere dure è certo, che possano essere anche invulnerabili è più che altro una gigantesca, nonché improduttiva, illusione. 

Da dove arriva questa idea che i leader debbano essere «a prova di proiettile»?

Il mito dell’invulnerabilità ha dato origine ad aspirazioni in cui gli uomini hanno indugiato e indugiano tuttora. Da sempre l’umanità attribuisce il requisito dell’invulnerabilità, benché incompleta, agli eroi in cui ama rispecchiarsi.

Il peggio è che con questa idea in testa siamo andati avanti molto a lungo, fino a oggi. E noi donne come la mettiamo al riguardo?

Dal punto di vista fisico siamo più deboli, questo è un fatto. Ma siamo anche più vulnerabili? Non necessariamente. La vulnerabilità è in realtà una condizione che per lungo tempo è stata intesa come debolezza.  

Ma è proprio così?

Tutti noi siamo deboli. Tutti noi abbiamo delle aree di miglioramento ossia la possibilità di migliorare gli aspetti personali che ostacolano i nostri risultati. Tutti a volte ci sentiamo degli stracci. 

La debolezza, non è uno stato patologico, è una condizione umana. 

In quanto donne, siamo state tacciate per secoli di essere il «sesso debole», meno razionali, più emotive, più deboli fisicamente, soggette a sbalzi d’umore e per questo imprevedibili. 

Abbiamo sempre dovuto fare i conti con la percezione di essere svantaggiate fisicamente, emotivamente e perfino cognitivamente. Tutte enormi baggianate. Questo non vuol dire, però, che noi donne non abbiamo ancora un po’ di strada da fare, per sentirci davvero alla pari. In particolare nel mondo del lavoro.
ATTENZIONE
Se impari padroneggiare le rare risorse dell’empatia e della vulnerabilità scoprirai quanti risultati straordinari esse garantiscano. 

La verità è che le persone intorno a te anelano a incontrare individui che sappiano ascoltarle con sincero interesse e diano prova di autentica umanità. 

Lo desiderano con tutto il cuore perché sempre più spesso incontrano invece chiusura e resistenza. 

È bene chiarire definitivamente che un leader capace di empatia e vulnerabilità è un leader che ottiene più risultati, e non siamo solo noi a dirlo, ma chiunque studi i livelli di perfomance della leadership.

DOMANDA

Esiste un metodo per trasformarti in una vera LEADER per ottenere risultati e raggiungere i tuoi obiettivi come donna?

Ti presentiamo il metodo:
DONNA LEADER è il metodo che abbiamo sviluppato per le donne e che usiamo, ormai da tanti anni, per noi stesse e por i nostri clienti. Nello specifico scoprirai i 6 passi per tirare fuori il meglio e trasformarti in una vera leader.

E' per le donne che ambiscono a esprimere al meglio se stesse e il proprio potenziale, per realizzarsi sia personalmente sia professionalmente.

Cosa scopri nello specifico all'interno di questo videocorso?
  •  PASSO #1: Scoprirai come alzare i tuoi standard mentali per pretendere il massimo da te stessa e soprattutto per aiutare chi ti circonda a fare la stessa cosa (scoprirai come migliorare, anche di un solo centimetro, ogni cosa che fai per raggiungere risultati sempre più alti)
  • PASSO#2: Scoprirai il ciclo del successo, in particolare avrai uno strumento pratico per riconoscere le tue credenze limitanti e potenzianti così da poter migliorare su alcune aree particolari.
  • PASSO #3: Come comunicare in modo efficace nella vita personale e professionale per creare e mantenere relazioni durature con gli altri e assottigliare il più possibile diverbi e incomprensioni.
  • ​PASSO #4: Scoprirai quali sono i tuoi punti di forza e le tue zone d'ombra (esserne consapevole ti consentirà di essere più efficace in quello che ogni giorno fai)
  •  PASSO #5: Scoprirai i 7 livelli per fare un cambiamento importante perché non c'è crescita personale senza cambiamento (spesso si aspetta il caso, un evento o mago merlino, scoprirai esattamente cosa fare per assumerti la tua responsabilità e iniziare a cambiare)
  • ​PASSO #6: Infine, scoprirai quali sono i consigli per condizionare il miglior atteggiamento mentale e le strategie per applicare la tua leadership nel business
  •  PASSO #1: Scoprirai come alzare i tuoi standard mentali per pretendere il massimo da te stessa e soprattutto per aiutare chi ti circonda a fare la stessa cosa (scoprirai come migliorare, anche di un solo centimetro, ogni cosa che fai per raggiungere risultati sempre più alti)
  • PASSO#2: Scoprirai il ciclo del successo, in particolare avrai uno strumento pratico per riconoscere le tue credenze limitanti e potenzianti così da poter migliorare su alcune aree particolari.
  • PASSO #3: Come comunicare in modo efficace nella vita personale e professionale per creare e mantenere relazioni durature con gli altri e assottigliare il più possibile diverbi e incomprensioni.
  • ​PASSO #4: Scoprirai quali sono i tuoi punti di forza e le tue zone d'ombra (esserne consapevole ti consentirà di essere più efficace in quello che ogni giorno fai)
  •  PASSO #5: Scoprirai i 7 livelli per fare un cambiamento importante perché non c'è crescita personale senza cambiamento (spesso si aspetta il caso, un evento o mago merlino, scoprirai esattamente cosa fare per assumerti la tua responsabilità e iniziare a cambiare)
  • ​PASSO #6: Infine, scoprirai quali sono i consigli per condizionare il miglior atteggiamento mentale e le strategie per applicare la tua leadership nel business
Chi sono le Coach che ti guideranno? 
Francesca Romano è life coach, trainer, ex direttrice del Centro di formazione FLY di Milano e coach dell’HRD Academy. Imprenditrice, si dedica da anni alla crescita di nuovi leader, a cominciare dai suoi figli.

Daniela Bonetti è AD di HRD Net e Direttore Nazionale del programma FLY, il percorso di sviluppo personale più frequentato d’Italia. Trainer e coach dal 2005, è specializzata nella crescita di gruppi di lavoro.

"Se oggi siamo quelle che siamo, è perché abbiamo condiviso con migliaia di persone quello che abbiamo scoperto per noi e che per noi hanno fatto la differenza. Il nostro compito è aiutare gli altri ad essere più consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie aree di miglioramento. Tutto ciò ci gratifica e ci da molte soddisfazioni. Non c’è niente di più bello che aiutare il prossimo a vivere una vita di qualità straordinaria. "
Perché agire ora?
Per due motivi:

1. In questo preciso momento hai la possibilità di scegliere di cambiare il tuo futuro e di migliorare ancora di più la qualità della tua vita e delle persone che ti stanno intorno. Hai la possibilità di effettuare un miglioramento per ottenere più risultati.

Ecco perché...

Puoi scegliere di chiudere questa pagina e restare con il dubbio di cosa concretamente può fare questo metodo all'interno della tua vita. Se farai così avrai, probabilmente, per sempre il rimorso di non aver cliccato uno dei pulsanti che trovi in questa pagina.

Avrai il rimpianto di vedere altre persone che avranno migliorato ancora di più la qualità della loro vita. Non farlo accadere, farlo per te.

Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per aiutarti a prendere la giusta decisione, ti abbiamo regalato tonnellate di materiale proprio per permetterti di fare la giusta scelta.

Cosa fare adesso?

Clicca il pulsante rosa qui in basso e vai alla pagina di pagamento. Inserisci i tuoi dati e ricevi gli accessi del videocorso via mail. 
Domande frequenti...
Come posso avere il videocorso?
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In questo momento c'è un'offerta speciale solo per le prime 100 persone più veloci  (paghi 99 euro al posto di 299). Se acquisti il corso OGGI risparmi ben 200 euro.
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